In questo periodo dell’anno le ore della notte sono le più lunghe. Il cielo ci guida a rallentare, rimanere al caldo nell’intimità delle nostre case, di noi stessi.
Rimanere in contatto con le nostre difficoltà, le nostre fragilità, le nostre ferite, diffidenze, paure e sofferenze. Un viaggio mano nella mano con le stagioni che ci invita ad osservare e viverci questo lato di noi poco alla volta, giorno per giorno una frazione di secondo di più.
Un viaggio impervio, difficile, logorante. Ma vero, che ci ricorda che quello che facciamo, sentiamo, pensiamo, è condizionato dalle nostre ombre, dalle nostre tenebre interiori.

Oggi, giorno di festa, giorno di Natale, di nascita, di rinascita. Del giorno sulla notte, della luce che illumina e ci fa vedere chiara-mente, della luce da cui le ombre si proiettano. Anche qui, una frazione di secondo in più, giorno dopo giorno, si raccolgono i frutti di quel contatto intimo con noi stessi e riscopriamo le nostre qualità, i nostri talenti, tutto torna alla luce.
E non poteva che essere questo il giorno scelto da King, il nostro guerriero, per ritornare alla luce dopo una vita dedicata a combattere le sue ombre.
In questi ultimi anni è rinato molte volte, trovandosi più volte sul punto di cedere e vedendo, proprio quando per lui non c’erano più speranze, che l’aiuto di tutti noi era per lui, per il suo bene.
Il venerdì che l’ho portato a casa appena ho aperto il baule mi sono chiesto “Ed ora come lo faccio scendere?”. Era sera, stava vivendo nelle sue ombre e non mi aveva riconosciuto, così il suo caratterino da squaletto era bello acceso, altro che moribondo!

Dal giorno dopo era un altro cane.
La notte al caldo ed uno spazio per lui dove poter trascorrere il suo tempo interagendo con me solo per le sue necessità gli hanno portato una serenità che non gli avevo mai visto prima.
È rinato quando, dal posto che gli avevo preparato, ha voluto che lo spostassi in un altro vicino alla finestra, ricercandone la luce.
È rinato quando, dal non voler uscire in giardino perché non lo conosceva è passato a portarmi davanti la porta per voler stare fuori.
È rinato quando ha iniziato a rilassarsi mentre gli accarezzavo la testa.
È rinato quando mi chiedeva di aiutarlo a posizionarsi per sostenersi quando voleva bere.
È rinato quando, avvicinandomi a lui, mi chiedeva di rimanere lì assieme a condividere il suo spazio.
Ed io sono rinato con lui perché mi ha fatto il grande regalo di assistere a quanto fosse brillante la luce che teneva ben nascosta dietro la sua corazza così ermetica.

In questo giorno di festa, in questo Natale, l’augurio di King e mio è che ognuno di noi possa entrare in contatto con la propria notte e, da questa, scegliere di rinascere nella luce più brillante.

EROS,  25 Dicembre 2023

King è nato nel 2008 ed è entrato al Bau a pochi mesi. Vi è rimasto fino al Novembre 2023 quando è stato adottato.  Si è addormentato nella notte di Natale del 2023, con Eros accanto.